domenica 18 novembre 2012

il mondo lo cambio così

In questo momento della mia vita mi sforzo di pensare alle cose possibili, forse sto diventando grande o meglio sarebbe dire che il tempo rischia di scivolarmi fra le mani.
Allora quello che mi aiuta in momenti in cui la praticità dovrebbe prendere il sopravvento, sono i sogni, sono le storie che devo ancora raccontare, quelle che devo vivere con le persone che amo, la semplicità dei sogni fa sì che si avverino speranze e la vita non scivoli, ma saltelli allegramente. 


Poi ieri sera ho scoperto per caso Holstee su Vimeo.

Mike, Dave e Fabian nel 2009 lasciano i loro lavori decisi a trasformare stili di vita e passioni in qualcosa di duraturo e utile. 
Così nasce la loro 'impresa' che coniuga il design con la sostenibilità e il micro-credito "We have simplified our approach to ecology and design to three elements- People, Planet, Product- and we encourage people to consider these three elements when creating and consuming".

Holstee ha lanciato una linea di magliette realizzate con bottiglie di plastica riciclate, parte del ricavato delle vendite viene devoluto ad organizzazioni no-profit di micro-credito come Kiva.org. Qui lo shop. 

Questa è la loro 'politica aziendale': 

People

  • Who is making this product and how does the production impact their life?
  • Will this work to improve their own and their family’s quality of life?
  • Are they being fairly treated and compensated?

Planet

  • What raw materials are used and how are they sourced?
  • Is it designed for many uses? Is it designed to biodegrade?
  • How is it packaged and delivered? Does the packaging biodegrade?

Product

  • Is this product necessary?
  • Is there an existing solution that would allow me to avoid consuming it?
  • Is this a product I will be proud to pass to my children?
  • How can I reuse or recycle it once it has finished its purpose?
  • In its final state, how will it return to the earth?
E poi Holstee non ha redatto nessun piano aziendale ma solo un manifesto di idee, di emozioni, di prospettive, di condivisione, sono partiti da questo






C'è anche un video che racconta il manifesto e insieme a questo dice di uno stile di vita che va oltre le parole. E quale miglior simbolo della bicicletta per incoraggiare una vita migliore e condivisa? Qui https://vimeo.com/34414313 il video. Guardatelo e leggetelo. 

Ieri sera, dopo un pomeriggio di Critical Mass (a Palermo), con Giuseppe sul seggiolino alle mie spalle, mi sono addormentata con la convinzione rinata e mai messa da parte dentro di me, che è giusto mettere anima e cuore in quello che si fa. Avere fiducia negli altri, e con loro creare e fare cose belle in grado di cambiare piccoli pezzi di mondo e piccoli pezzi di vita. Lo voglio pensare possibile, voglio creare il mio lavoro, un lavoro che sia un metodo 
che vada al di là delle competenze, che sia un luogo di realizzazione personale e impegno civile, che diventi un modo per re-inventarmi e darmi spazio e regalare futuro ai 'due' (giuseppe e gianluca).

Condividete le vostre passioni 
e se volete raccontate la vostra storia qui 

venerdì 16 novembre 2012

scuole di palestina

Deve esistere un modo, una speranza e non è difficile associare alla parola speranza l'immagine dei bambini e delle bambine.
C'è la politica che non risolve, gli interessi economici, ci sono tutti gli errori della storia.
Ma c'è come sempre un senso profondo di resistenza.
Quella di chi ricomincia, di chi subisce violazioni quotidiane della propria libertà. 
(Un interessante rapporto di Amnesty qui)

La resistenza di un popolo è anche il valore che attribuisce al futuro, a chi il futuro adesso lo vede appena, a chi sa quanto questo presente serva per il futuro dei nostri figli. 
In zone di guerra e di devastazione lo si difende ogni giorno, costruendo e avvicinando, e poi ricostruendo e riavvicinando.

Sono storie di scuole che penso resistenti in questo momento in Palestinapronte a rimettere insieme pezzi di vita interrotta, ad andare oltre il conflitto.
Tra le tante (se conoscete altre realtà segnalatele):






a Gaza









Sono i bambini e le bambine che hanno paura, che piangono stretti a chi può ancora consolarli, che aspettano che finisca, che resistono, che difendono un libro, un posto dove imparare e giocare, dove ritorneranno e continueranno.

Sono tutti i bambini e le bambine nel mondo, ognuno per la vita che difende e crea.




Sono gli attivisti e le attiviste attualmente presenti nei territori bombardati, (ONG italiane che operano in Cisgiordania e a Gaza)



My Palestine - di Mousa Kraish https://vimeo.com/5021642