Ci sono punti di vista che hanno bisogno di tempo per posizionarsi e guardare quello che conta. Ci sono misure che vanno prese con gli occhi e con il corpo. Ci sono le misure dell'esperienza. Ci sono le immagini e le storie ad accompagnare questi viaggi della fantasia, queste avventure quotidiane. C'è la tenacia di genitori e scuole. E ci sono i bambini e le bambine. La città, quella vera, sa che la loro misura è incommensurabile e che nessun parco, nessuna strada, progettati e pensati per loro, potrà mai contenere gli slanci, le corse, le cadute, la velocità e la lentezza, gli sguardi attenti. Se i bambini diventassero misura dei nostri giorni, nella città reale, sapremmo apprezzare il valore di una passeggiata a piedi per andare a scuola o al parco, l'uso dei mezzi pubblici per gli spostamenti quotidiani, la scelta di mezzi di trasporto alternativi all'automobile, la sosta nei cortili delle scuole e tanto altro. Un valore trascurato e mortificato dalle scelte di chi amministra la città ma sul quale dovremmo insistere come genitori ed educatori. La città si scopre, si cambia sognandola.
Nella mia vita di mamma e con la mia formazione legata all'architettura e agli spazi della città non ho potuto fare a meno di unire esperienze e conoscenze e trasferirle negli spostamenti in città e nell'uso della città. Gli sguardi si sono incrociati e arricchiti nel tempo, i libri hanno aggiunto un valore fondamentale: andare oltre il possibile, scardinare regole, allargare gli spazi dell'esperienza. E allora a queste parole segue
una raccolta di immagini di albi illustrati, di fotografie di vita di
città con due bambini piccoli, di belle pratiche nelle città, di guide
pensate per i bambini e le bambine, di scoperte fatte andado verso gli
altri e le altre. Impossibile contenere tutto ma tante cose si sono
incontrate finalmente.
C'è chi insegna
guidando gli altri come cavalli
passo per passo:
forse c'è chi si sente soddisfatto
così guidato
C'è chi insegna lodando quanto trova di buono e divertendo:
C'è chi insegna lodando quanto trova di buono e divertendo:
c'è pure chi si sente soddisfatto
essendo incoraggiato.
C’è pure chi educa, senza nascondere l'assurdo ch’è nel mondo, aperto ad ogni sviluppo ma cercando d'essere franco all'altro come a sé, sognando gli altri come ora non sono: ciascuno cresce solo se sognato.
C’è pure chi educa, senza nascondere l'assurdo ch’è nel mondo, aperto ad ogni sviluppo ma cercando d'essere franco all'altro come a sé, sognando gli altri come ora non sono: ciascuno cresce solo se sognato.
Danilo Dolci

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