lunedì 24 settembre 2012

CHIEDO ASILO

Giorno 6 settembre ha riaperto l'asilo dei due e la situazione denunciata in questo post, la lettera è stata consegnata il 26 giugno 2012 all'assessore barbara evola, non ha subito cambiamenti. L'assessore aveva preso parte alla festa di fine anno dell'asilo, avrà fatto lo stesso in altri asili della città di Palermo.

Era giugno, la nuova amministrazione si era appena insediata, gravi le situazioni ereditate, c'è da dire che in alcune scuole va anche peggio che da noi.

All'appuntamento più importante, quello di settembre, l'assessore e la nuova amministrazione arrivano con un peso ereditato: l'approccio politico alla scuola delirante, o meglio latitante.
Negli anni passati è mancato tutto, è mancata una politica educativa e sociale ma non può continuare ad essere una giustificazione, così come so che il tempo è stato poco e in questo poco tempo non sarebbe stato possibile rimediare a tutto.
Ma a settembre si sarebbero dovute riaprire le scuole in una situazione 'almeno' dignitosa, non parlo di sicurezza perché sarebbe troppo, ma almeno di decoro, di attenzione, di benvenuto.
I Bambini tornano negli asili, gli parliamo di questo posto qualche giorno prima, così per riprendere confidenza con un luogo che è nella loro memoria, la sera prima di addormentarci pensiamo al giorno trascorso e a quello che verrà, gli ricordiamo nomi, momenti della giornata che passeranno lì. E loro aspettano, sono piccoli e capiscono quello che due Bambini di due anni e mezzo percepiscono del tempo e dello spazio, della presenza e dell'assenza.
Oggi è il 24 settembre e il giardino è ancora più deturpato, giochi rotti, pavimentazione divelta, sporcizia, rami spezzati lasciati a terra ad ostruire il passaggio. La percezione dello spazio pubblico, ovvero lo spazio di tutti, non dovrebbe lasciarci questa sensazione di abbandono e degrado che solitamente fa fatica, nella maggioranza delle persone, a prevalere tra le altre.




Nella lettera consegnata all'assessore avevamo dimostrato tutta la volontà a collaborare, in qualità di genitori, architetti e professionisti da tempo impegnati sui temi della progettazione partecipata e della cittadinanza attiva. Lo avevamo espresso questo desiderio nella lettera.
Ecco ci siamo. Il nostro sapere è condiviso, viviamo in questa città, i nostri figli frequentano qui la scuola. Hanno appena cominciato e noi con loro e temo, per chi adesso dovrà continuare ad ascoltarci, che sarà un anno denso di parole, non buttate al vento. Parole in grado di volare alto perché animate da un senso profondo di rispetto per il bene pubblico e dell'educazione come primo valore da trasmettere nella vita, di rispetto per la scuola come luogo di apprendimento, come avamposto dal quale lanciare la nostra protesta e le nostre soluzioni ai problemi degli asili e delle scuole tutte.
Partecipazione sociale si chiama, ed è una bella parola e vale la pena recuperarla. Pronunciarla insieme ai Bambini e alle Bambine.

Esiste già un regolamento degli asili nido che riporta una serie di articoli relativi alla gestione comunitaria e partecipata. Da aggiornare però.
Quindi entro i 98 giorni che mancano all'avvio del nuovo sito del comune di Palermo, provateci, per favore.
Per correttezza gli articoli da modificare sarebbero ART. 8 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15.
I comitati di gestione non esistono più, la partecipazione dei genitori si riduce all'assemblea.
La presenza delle famiglie può arricchire l'esperienza affinché si dividano i compiti,
si alleggerisca il peso, si allarghino i punti di vista e si comprendano meglio le necessità di tutti e tutte.
Sediamoci insieme e riscriviamo regole ma anche proposte e progetti futuri.

Quello dell'asilo deve diventare uno spazio sociale e culturale, qui, come in tutte le scuole, si misura la qualità della vita e della crescita dei bambini e delle bambine.

Noi continueremo nel lavoro di informazione affinché si realizzi un'inclusione piena di pensieri differenti e modalità partecipative attive, a partire dai nidi e dalle scuole d’Infanzia. Dobbiamo stare attenti alle proposte e alle inefficienze, e restare comunque aperti alla collaborazione.

C'è un film di Marco Ferreri del 1979 con Roberto Benigni, si intitola Chiedo asilo.



Nessun commento:

Posta un commento