venerdì 27 gennaio 2012

let's play a game

ci sarebbe poco da dire sulla magia del gioco, si manifesta. non devi fare niente o quasi. inutile star lì a scervellarsi. il gioco è semplicità e improvvisazione. con le cose più semplici e che hai a portata di mano.
e non vorrei quasi dire niente sulla magia di un pomeriggio passato in cucina che ha visto i due protagonisti.
oggi hanno sperimentato l'autogestione, non perché io intanto facessi altro e non li seguissi con i miei 200 occhi a disposizione. diciamo che quando siamo in cucina tra fornelli accessi, tavolini, sedie, pentolini, coperchi, contenitori...il mio livello di attenzione sale a livelli massimi.
cucinavo, sistemavo, leggevo al volo qualcosa, prendevo appunti mentali su tutte le cose da fare, sceglievo la musica da tenere come sottofondo. ma cosa più importante li osservavo. loro perfettamente concentrati a incastrare, travasare, attaccare, staccare, colorare, portare da una stanza all'altra, incuranti o quasi della mia presenza. ogni tanto un sorriso. una richiesta di aiuto per una cacca traboccante e via, il gioco continua. ecco c'è poco da dire visto. la magia la conservano i miei occhi che hanno registrato tutto.
il gioco più gettonato è stato l'attacca e stacca. lo rifaremo, ci siamo attrezzati con etichette adesive rotonde e colorate.








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