lunedì 13 febbraio 2012

mi saluti la sua signora

oggi la mamma di una delle bambine che frequentano l'asilo con i due mi ha salutata appellandomi signora.
ecco no, ho subito pensato, signora no
la mamma in questione è nord africana
una bella mamma
che è arrivata in questo paese e ci ha fatto due figli
e qui li cresce.
sei tu la signora credimi
sei tu che hai avuto un coraggio da leone, lo stesso che giuseppe sta imparando ad imitare 'aaaaarrrrggghhhhh!'
magari hai detto signora solo perché non sai il mio nome (domani voglio assolutamente sapere il tuo, cavolo!) ma io mi sono sentita nei panni di rossella o'hara alle prese con la saggia mamy. provo a descrivervi la sensazione bruttissima che è durata un attimo: dovere per forza essere uno scalino più su sulla scala sociale... solo perché tu sei venuta nel mio paese, e io in questo paese rappresento una signora?
siamo due madri
che cercano di aiutarsi pure, credimi
che ogni giorno si incontrano e si salutano
che lasciano i figli in un posto sicuro a crescere insieme
si si
lo so che hai detto signora solo perché non sai il mio nome: mi chiamo vivian
sono la mamma di giuseppe e gianluca.
e credimi che siamo tutte battagliere e 'capitane coraggiose' di famiglie improvvisate
tu con il fascino femminile che ti regalano i tuoi vestiti colorati e avvinti 
io con le converse e i jeans consumati
siamo forti e credibili perché siamo tante
in tutti i paesi
insieme

(però credetemi che per un attimo mi sono vista vestita come rossella a fare i capricci con mamy, sempre pronta a sopportarmi e a guidarmi con la sua saggezza antica.
mi è anche venuto da ridere)






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