venerdì 25 novembre 2011

GoD sAvE tHe TwInS



Mettiamola così, io ho qualche problema con la religione.L'ho avuto nella mia vita e adesso mi trovo a dover affrontare l'argomento perché ho dei figli. ecco, tutto questo vorrei proprio saltarlo, si può non affrontare l'argomento please?Non si può. si porranno problemi reali e confronti necessari: primo fra tutti quello con le domande dei bambini, poi quello con la famiglia ( che non sarà d'accordo con nessuna delle mie posizioni), infine con gli insegnanti (state attenti a quello che dite!). Vorrei poter dire a tutti: sono pronta! ma non è così. In questi giorni sto ultimando la lettura di un libro splendido, capitato non troppo per caso qui accanto a me, è di roberto denti e si intitola 'i bambini leggono'. roberto denti è uno scrittore e ha fondato la libreria dei ragazzi
nel libro uno dei capitoli, tutti interessantissimi per chi si occupa dei bambini da genitore, da educatore, da genitore/educatore, parla dell'insegnamento della religione nelle scuole elementari. problema cruciale così come quello dei sacramenti (ma di questo parleremo in un altro post). insomma roberto denti nell'ottobre del 1976 organizza un incontro in libreria per parlare dell'argomento e invita David Maria Turoldo e Graziano Cavallini. Turoldo non potrà partecipare e al suo posto andrà un ex sacerdote di nome Santagostino. ecco lo scambio di opinioni si è svolto più o meno così.
a proposito del rapporto tra bambini e religione Santagostino prima di tutto parla di esperienza religiosa e non di religione
"religioso l'uomo diventa sempre mediante i riti dell'iniziazione. l'iniziazione si ha nella fase di passaggio dall'adolescente all'adulto"
e questo è quello che pensiamo tutti quando diciamo dei nostri figli (io parlo al plurale, lo sapete perché) 'deciderà da grande'
ci sta tutta!!!
"Seconda constatazione: fenomenologia religiosa. 'Gesù di nazareth si rivolge ali adulti:lasciate che i bambini vengano a me' ma raramente si legge quello che viene dopo: 'perché il regno dei cieli è di chi è come loro'.
gesù afferma che occorre essere nella disponibilità del bambino per accogliere il regno. il bambino è 'esemplare' rispetto all'adulto che deve compiere la scelta, il bambino non è il termine dell'annuncio di gesù
". Ecco io non l'avevo mai letta così, così non me lo aveva mai spiegato nessuno. E così lo capisco pure questo gesù.Poi fa un'altra distinzione tra annuncio e insegnamento: "l'annuncio esige la mia risposta, l'insegnamento no. ora si può insegnare se l'annuncio non è stato dato. a mio parere no. non si può dare annuncio ai bambini battezzati appena nati, pretendendo che questo annuncio sia avvenuto, quindi costruendo su questa pretesa di innescare l'insegnamento... lorenzo milani aveva detto basta con l'insegnamento della religione. è importante che la scuola faccia l'uomo , perché è l'uomo che è capace di scelta religiosa".
Graziano Cavallini pedagogista continua il discorso puntando su un argomento fondamentale: "che il bambino ha una serie di risposte che vengono via via modellate sulla base dei comportamenti adulti".
che tutti gli insegnamenti li forniamo noi, in maniera più o meno adeguata alle loro reali esigenze. ecco forse basterebbe assumere il loro punto di vista
senza che sia necessario indottrinarli. "stiamo attenti allora se i preti siano peggiori da questo punto di vista, oppure se preti noi lo siamo tutti. ma preti nel senso peggiore"
forse dovremmo essere noi ad imparare da loro
"secondo me il discorso è proprio questo:da un punto di vista pedagigico-didattico, non sono le idee proclamate che contano, ma sono le pratiche di vita. i ragazzi non assorbono solo le idee, assorbono soprattutto gli esempi".
questo scambio civile di opinioni avvenuto quando io avevo appena due anni mi regala spunti utili per scambi di opinioni, spero civili che mi troverò ad affrontare.
non esistono tanti libri sull'argomento, soprattutto per chi ha una posizione scettica o più che scettica. su tutti forse i libri di Oscar Brenifier e Jacques Després (ISBN edizioni)

Il libro dei grandi contrari filosofici

Il libro dell’amore e dell’amicizia
Il senso della vita
Il bene e il male
Il concetto di dio

Come tutte le cose bisogna chiedersi cosa siano, bisogna conoscerle.
E pensare di volerle comunicare ai bambini, trovando le parole e le illustrazioni giuste è ancora più importante. Rende tutto apparentemente più semplice, profondamente vero. Forse riesce anche a dare a tutti i nostri perché quella leggerezza necessaria. Come dire: ognuno troverà la sua risposta se si pone dei perché.

e poi come canta Madonna in 'like a prayer'
Like a child you whisper softly to me
You're in control just like a child
Now I'm dancing
It's like a dream, no end and no beginning
You're here with me, it's like a dream
Let the choir sing


Però metto il video dei Sex Pistols
god save the queen



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