martedì 29 novembre 2011

negli occhi

ieri mattina io giuseppe e gianluca eravamo a passeggiare di fronte allo stretto di messina (fine settimana calabro dai nonni). una bella giornata di sole_caldo.
pensavo che da una parte e dall'altra dello stretto ci sono anche le storie di chi ha preceduto la vita dei twins e gli ha dato sostanza, senza che loro ancora ne siano consapevoli. sarà bello tramandare passioni, tenere negli occhi il mare e l'orizzonte siciliano. vivere in un'isola dura, che ti trattiene e ti lascia andare. sarà bello raccontare storie, visitare posti, parlare di mio padre e dei suoi libri intorno. visitare il capannone dell'ex filanda e pure quello che zio nino e zia betta stanno trasformando in casa. la casa di pirgo che guarda ogni giorno il mare. la piccola casa fatta da papà. ma pure palermo così bella, viva, ricca, povera, dove ormai vivo da metà della mia vita e dove loro sono nati. ecco io vedo tutte queste cose passate nel futuro dei bambini. fanno parte di quella memoria stabile che ti dice chi sei.
e succede che ieri mattina noi eravamo a passeggiare con lo stretto di messina davanti e ieri sera, in calabria, muoia uno dei più grandi registi italiani, vittorio de seta, capace di raccontare il mare, gli uomini, le donne, i bambini, insomma la vita tutta. vi allego lu tempu di lu pisci spata  e la sigla di diario di un maestro. queste immagini e queste storie hanno riempito i miei occhi e il mio cuore per molto tempo, hanno saputo raccontare un modo di fare cinema che ormai non esiste più.
così prima di scrivere questo post ho pensato: queste sono le storie che aspettano di essere raccontate e viste. il rigore e la passione di chi fa del proprio lavoro tutto il motivo di un'esistenza. lo ha fatto vittorio, lo hanno fatto i nostri nonni e i bis-nonni, le nostre nonne e le bis-nonne. spero che giuseppe e gianluca abbiano sempre il cuore e gli occhi aperti come ieri mattina quando guardavano il mare e lo toccavano con un dito.





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