martedì 22 maggio 2012

natural history



Passando per via Volturno a Palermo dopo aver accompagnato i due all'asilo ho trovato questo libro.




Da tempo pensavo ad un libro di storia naturale da tenere in casa per i bambini, forse perché ricordo quelli che scovavo in biblioteca quando ero piccola e sui quali facevo le mie ricerche delle elementari o forse perché fra qualche anno sarà bello disegnare animali e piante e chiederci il perché delle cose. 
Magari senza trovare una spiegazione scientifica, proveremo comunque a farci domande sperando di essere razionali e non troppo dogmatici.
I bambini cercano i significati nelle cose che vedono e che scoprono. Li cercano perché non li conoscono, perché una cosa non può esistere senza che ci siano delle precise condizioni. 
Ora questo non vuol dire che per spiegare loro certi fenomeni naturali non si possa inventare tutto di sana pianta e facendo scivolare l'argomento sullo stile fantasioso e creativo, elementi (la fantasia e la creatività) imprescindibili per alleggerire domande e dubbi. 
Il fatto è che le spiegazioni ai bambini piacciono, servono, li rendono sicuri, la loro curiosità va difesa e ripagata.
Vuoi mettere l'impegno che ci vuole ad essere curiosi? Cavolo!
Per il momento con i due tutto è sperimentazione pura: la manipolazione dei materiali, degli oggetti, la trasmissione di sensazioni di stupore attraverso il tatto o il movimento. 
Me la sbrigo facile, si direbbe in uno slang più o meno dei nostri giorni.
Eh si e poi?
La farina adesso si mischia con l'acqua e poi con il lievito madre e poi la mettiamo in forno e diventa pane.
Si e perché?
Adesso ci piacciono le api e sappiamo che fanno il miele che noi mangiamo ed è buono.
Si ma il miele come lo fanno le api?
E Ponyo prima era un pesce e adesso è una bambina.
Si ok ma prima eravamo tutti pesci e poi abbiamo conquistato la terraferma?
Insomma un attimo.
Con questo libro ho capito che devo aggiornarmi, si è vero posso anche raccontare frottole in forma di favole o cercare di rendere semplici e comprensibili teorie a volte complesse anche per i grandi.
Per esempio adesso i dinosauri per Giuseppe sono solo una parola difficile da pronunciare alla quale però lui riesce a dare un suono preciso e decifrabile.
Io non sapevo che tra le cause dell'estinzione dei dinosauri ci sarebbe anche quella causata dall'impatto di un asteroide sulla terra 65 milioni di anni fa. Secondo questa teoria, accreditata e verificata, "l’asteroide responsabile dell’estinzione di massa aveva un diametro di 12 chilometri e l’impatto, un milione di volte più potente dell’esplosione di una bomba atomica, potrebbe aver causato nello stesso tempo e istantaneamente devastanti terremoti e tsunami su tutto il pianeta. L’evento ha inoltre sollevato una grande quantità di polveri, detriti e gas che hanno causato una sorta di «nube» che ha ridotto la luce, provocato il raffreddamento della superficie terrestre e l’acidificazione degli oceani, decimando specie vegetali e animali" l'ho letto qui


Quello che ho capito leggendo varie informazioni sulla teoria dell'evoluzione è che si cerca di vedere un fine anche dove il fine non c'è.
La storia dei dinosauri che non posso ancora spiegare a Giuseppe dimostra come gli eventi possano prendere direzioni improvvise e imprevedibili. 
Noi sappiamo dopo quello che è successo ma non tutto quello che sarebbe potuto succedere.
Niente linearità dunque, è come guardare le cose contemporaneamente su più livelli.
Penso sia un bel modo per raccontare certe questioni ai bambini, un modo per non lasciarli con una sola spiegazione possibile ma con alternative e respiri aperti.


























questi video sono sui dinosauri











questi dinosauri ormai vivono con noi



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