sabato 19 maggio 2012

uscita di sicurezza


i due dormono, si sono addormentati presto. oggi niente asilo, il sabato si sta a casa.
li guardo dormire, li penso 'sicuri' qui a casa.
viviamo in un paese nel quale si muore a scuola: perché le scuole crollano
o perché qualcuno decide una mattina di farle esplodere
nelle scuole si impara a vivere con gli altri
lasciamo ogni giorno i nostri figli nelle scuole sicuri di ritrovarli
pieni di storie da raccontarci
pieni di cose fatte e viste
colorati e sporchi
ancora assonnati

chi difende i bambini, le bambine, le ragazze e i ragazzi?
e come si spiega che la morte arriva a scuola?
con quale sicurezza si tornerà domani e poi domani ancora, nelle scuole, nelle strade, nelle città?
nessuno di noi, nemmeno da genitore, può assicurare la salvezza dei propri figli?
è possibile?
e se non si riesce a difendere la vita cosa resta?
ancora morti senza colpevoli e senza spiegazioni?

i nostri gesti quotidiani sono unici, sono gesti d'amore, di rispetto, di difesa, di dignità.
non esistono parti del mondo dove ci si salva
esiste una grande famiglia dove i figli sono di tutti
di chi li vuol bene e li difende.
in questa famiglia ci sono tutte quelle persone che hanno il cuore che gli batte forte nel petto
che abbracciano i propri figli e in questo abbraccio stringono i figli degli altri.
quelli che ci sono e quelli che non ci sono più.




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