martedì 6 dicembre 2011

6 dicembre 1971-6 dicembre 2011

Il 6 dicembre 1971 in Italia veniva approvata la legge che prevedeva l’istituzione di “asili nido comunali con il concorso dello Stato”.
LEGGE 6 dicembre 1971, n. 1044
Piano quinquennale per l'istituzione di asili-nido comunali con il concorso dello Stato.
art. 1 L'assistenza negli asili-nido ai bambini di eta' fino a tre anni,nel quadro di una politica per la famiglia, costituisce un serviziosociale di interesse pubblico. Gli asili-nido hanno lo scopo di provvedere alla temporanea custodia dei bambini, per assicurare una adeguata assistenza alla famiglia e anche per facilitare lo accesso della donna al lavoro nel quadro di un completo sistema di sicurezza sociale.


E il 6 dicembre 2011 di cosa parliamo?
leggete l'indagine di Cittadinanzattiva.
dal  2005 ad oggi le tariffe sono aumentate in media del 4,8%
Secondo i dati del Ministero degli Interni  relativi al 2009, il numero degli asili nido comunali ammonta a 3.424. In media il 25% dei richiedenti rimane in lista d’attesa. In Sicilia c'è il 42% di bambini in lista di attesa, seguita da Toscana e Puglia (33%).

Era stato fissato anche nella Strategia di Lisbona dell’Unione europea, siamo nel 2000, che gli stati membri dell'unione avrebbero dovuto raggiungere entro il 2010 il 33% di posti per bambini da 0 a 3 anni. Bene in italia sempre secondo i dati di cittadinanza attiva: "Facendo un confronto tra i posti disponibili e la potenziale utenza (numero di bambini in età 0-3 anni) in media in Italia la copertura del servizio è del 6,2% (percentuale che sale all’11,7% se consideriamo solo i capoluoghi di provincia) con un massimo del 15,7% in Emilia Romagna ed un minimo dell’1% scarso in Calabria e Campania.  Questo dato conferma non solo quanto l’Italia sia lontana dall’obiettivo comunitario che fissa al 33% la copertura del servizio, ma anche dal resto dei Paesi europei: Danimarca, Svezia e Islanda si contraddistinguono per il più alto tasso di diffusione dei servizi per la prima infanzia (con una copertura del 50% dei bambini di età inferiore ai tre anni), seguiti da Finlandia, Paesi Bassi, Francia, Slovenia, Belgio, Regno Unito e Portogallo (con valori tra il 50% e il 25%). Percentuali comprese tra 25 e 10% si registrano, oltre che nel nostro Paese, in Lituania, Spagna, Irlanda, Austria, Ungheria e Germania."


Poi anche la Carfagna con Sacconi nel 2010 hanno previsto nel loro piano ben 40 milioni di stanziamenti. Niente per gli asili pubblici.

A questo aggiungiamo lo studio dell'Economist, è sufficiente la tabella per spiegare la situazione



Io ho frequentato il nido, perché mio padre e mia madre lavoravano a cottimo.
Sono nata il 7 maggio del 1974. Il 12 maggio 1974, 5 giorni dopo la mia nascita, la mamma votò in ospedale. Le italiane e gli italiani erano chiamati a decidere se abrogare la legge Fortuna-Baslini sul divorzio. Adesso che sono madre io faccio i conti ogni giorno con lo smantellamento dei diritti conquistati da anni di lotte, di presa di coscienza collettiva, di autodeterminazione. La politica e tutti i governi, con i loro tagli indiscriminati, ledono le nostre libertà. FORNERO PIANGEVI PER QUESTO?
Io piango per questo !!! e per questo !!!

Quante, come me erano già precarie, ancor prima di cominciare l'avventura della maternità, rischiano invece di rimanere in questo stato di dipendenza. Le questioni poste dalle masse femminili dovrebbero entrare con più forza nella politica per mutarne i modi e arricchirne i contenuti, in quanto portatrici di proposte che indicano soluzioni a problemi che interessano indistintamente tutti gli esseri umani.
Ci vuole una pressione di massa costante (e non solo delle donne) per esigere il controllo sull'applicazione delle leggi che hanno rappresentato e rappresentano l'impegno di migliaia di donne e uomini liberi.
In questo accordo improvvisato tra testa, cuore e corpo ribadiamo i nostri NO, la nostra responsabilità nel difenderli, nel sottolinearli, nel praticarli. Dobbiamo riconoscerci, come ha detto la mia amica Teresa Gentile, 'istituzione primaria', da difendere, da ribadire, da scegliere.Per noi e per i nostri figli.

Domani Oggi, perché è già mezzanotte, pomeriggio saremo con i bambini e i genitori di tutti gli altri bimbi e bimbe all'asilo comunale frequentato dai due. Un pomeriggio organizzato dalle maestre per vivere l'asilo insieme ai bambini. Noi fortunati che siamo rientrati nelle graduatorie. Chissà se le maestre hanno pensato alla coincidenza: 6 dicembre 2011- 6 dicembre 1971?


Le parole - testo di Gianni Rodari - musica di S. Endrigo e L. Bacalov -  canta Sergio Endrigo.

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