Ora, è vero che certe sere arrivi stanca, la schiena a pezzi, il gomito che non si piega più, soprattutto adesso che pesano! Ma cosa c'è di più bello che coccolare i piccoli?
Stasera sono sola, non c'è la pancia di Domenico a fare da cuscino ai migliori sonni di Giuseppe, così lui si addormenta accucciato, mentre io sto seduta sul divano con Gianluca che a pancia in giù si canta una ninna nanna che, ad un primo ascolto, mi sembra indiana. Poso giuseppe e con gianluca ci corichiamo sul letto grande, il suo braccio intorno al mio collo, il respiro che si fa sempre più lento e pesante, fino a quando non capisco che sta dormendo.
Ma che c'è di più bello nella vita?
Mi correggo, nella mia vita c'è questo e me lo godo.
Fortunatamente non ho ricordi di grandi notti insonni, giusto qualche notte dopo la nascita, perché l'unico modo per addormentare Gianluca era allattarlo e farlo scivolare dolcemente sulla mia pancia per dormire attaccati oppure puntare sui metodi sonori di Domenico, ma è durato poco. Il tempo di capire che in questo mondo doveva stare.
Adesso si svegliano solo se stanno male, sono raffreddati e poche altre cose. Quindi non siamo stati mai sfiancati dalla mancanza di sonno
Ho letto, prima che nascessero, di differenti metodi per far addormentare il proprio bambino e farlo riposare tutta la notte, alcuni più decisi altri più permissivi ma tutti basati su una questione di metodo che proprio non faceva per me.
Poi con i due è sempre tutto così imprevedibile. Non ti puoi godere 5 minuti di sano cospleeping serale giusto per riposarti un pò con uno, prima di rimetterti a lavorare, che l'altro magari si sveglia un attimo e allora... vabbè arrivo.
Si tratta come sempre di sano buon senso, insieme all'impegno quotidiano e costante di capire le esigenze dei piccoli. E' un esercizio di pazienza che alla fine porta dei buoni frutti anche nella tua vita personale. In quel momento sei lì e stai facendo quella cosa. Stop. Una forma di controllo e di equilibrio, di attenzione estrema, liberando la mente dai mille pensieri quotidiani. Me lo ripeto sempre quando il mio epicondilo urla dal dolore!!!
questo post partecipa al blogstorming
Noi abbiamo trovato una soluzione per poter dormire insieme, ma pero avendo ognuno il suo spazio. Abbiamo messo il lettino presso il letto togliendo un lato. Come è basso con circa 10 centimetri, Nicolino non riesce a salire al nostro lettone. Fino ad ora la situazione era quello,che sopra sta illustrato benissimo: tra noi, incrociato e calciando la testa mia, e sopra il piumone.
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